martedì 11 ottobre 2011

NOBEL 2011

Nobel a tre immunologi
Ma uno è morto tre giorni fa

Premiati Beutler (Usa), Hoffmann (Lussemburgo) e Steinman (Canada), scomparso il 30 settembre. Il riconoscimento "per aver rivoluzionato la comprensione del sistema immunitario". Premio da 1,4 milioni di euro

STOCCOLMA - E' morto tre giorni fa lo scienziato canadese Ralph Steinman, vincitore del premio Nobel per la medicina 2011, insieme con l'americano Bruce Beutler e il lussemburghese Jules Hoffmann. La notizia ha colto di sorpresa la giuria, che non era a conoscenza della scomparsa di uno dei vincitori. Una precisazione doverosa, dal momento che il regolamento del Nobel non permette di assegnare il premio alla memoria, e che permette di confermare il riconoscimento a Steinman. "Non nomineremo altri vincitori, la nostra decisione resta quella annunciata oggi", ha chiarito Goeran Hansson, direttore dell'Assemblea dei Nobel del Karolinska Institutet di Stoccolma. "Mio padre sarebbe stato onorato dal Nobel dopo aver dedicato alla ricerca tutta la sua vita", ha commentato la figlia dello scienziato, Alexis, visibilmente commossa.

"Steinman - si legge in un comunicato della Rockefeller University, dove lo studioso lavorava - è deceduto il 30 settembre per un tumore al pancreas. Il ricercatore è riuscito ad allungare il decorso della malattia grazie all'immunoterapia basata sulle cellule dendritiche". In pratica, le scoperte per cui gli è stato assegnato il Nobel gli hanno allungato la vita.

I suoi lavori, uniti a quelli degli altri due premiati, hanno aperto la strada a una nuova serie dei cosiddetti"vaccini terapeutici" contro il cancro. Le loro ricerche hanno contribuito anche a comprendere meglio il funzionamento del sistema immunitario di fronte a patologie infiammatorie quali l'artrite reumatoide. "Hanno rivoluzionato la nostra comprensione del sistema immunitario scoprendo i principi chiave per la sua attivazione", si legge nella nota diffusa dal Karolinska Institutet per annunciare l'assegnazione del premio da dieci milioni di corone svedesi (più o meno un milione e 400 mila euro).

Beutler, 54 anni, lavora nell'istituto Scripps ed è stato premiato con Hoffmann, 70 anni, per avere scoperto le proteine dei recettori che attivano l'immunità innata, il primo meccanismo del nostro sistema di difesa. Steinman era ricercatore presso la Rockefeller University ed è stato premiato per aver osservato per primo le cellule dendritiche che regolano l'immunità adattativa, la fase successiva della risposta di difesa durante la quale i microrganismi vengono cancellati dal corpo.

Jules Hoffmann ha fatto la sua scoperta pionieristica nel 1996, quando con i suoi collaboratori si è concentrato sullo studio dei moscerini della frutta e del modo in cui combattono le infezioni. Il team ha analizzato insetti con mutazioni a livello di numerosi geni tra cui il Toll. Infettando i moscerini con batteri o funghi, Hoffmann scoprì che i Toll mutanti morivano perché non erano in grado di scatenare una difesa efficace.

Bruce Beutler era invece alla ricerca del recettore che si lega al lipopolisaccaride (Lps), l'involucro esterno dei batteri, causando shock settico. Nel 1998, Beutler e i suoi colleghi hanno scoperto che i topi resistenti al Lps avevano una mutazione in un gene molto simile a quella del gene Toll nei moscerini della frutta. Il recettore simil-Toll (Tlr) si è rivelato la chiave.

"Un premio meritatissimo a tre scienziati che hanno dato un contributo essenziale allo sviluppo dell'immunologia", commenta Piergiuseppe De Berardinis, primo ricercatore all'Istituto di Biochimica delle proteine del Cnr di Napoli, che aggiunge: "Le scoperte sulle cellule dendritiche sono fondamentali per gli studi sull'immunoterapia dei tumori e nelle terapie farmacologiche sperimentali per la cura del cancro, in quanto definiscono i meccanismi di risposta immediata e a lungo termine del sistema immunitario nei confronti degli agenti patogeni".


Da REPUBBLICA.IT

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