domenica 9 ottobre 2011

POTENZA DEL WEB

Il blog italiano che ha messo

nei guai il ministro inglese

Il n.1 della Difesa, il suo amico e qualche bugia. Il racconto in prima persona di uno scoop finito in prima pagina sui giornali britannici. Nato tutto sulla Rete
di FILIPPO SENSI


"Only connect" predicava E. M. Forster, e così abbiamo provato a fare con questa vicenda che vede coinvolto il ministro della difesa britannico, Liam Fox. Sotto pressione dei media inglesi, Guardian in testa, per la "relazione pericolosa" con un suo collaboratore, Adam Werritty che aveva accesso diretto al ministero, distribuiva biglietti da visita che lo descrivevano come "adviser", consigliere di Fox, e lo accompagnava in giro per il mondo.

In passato, il titolare della difesa britannica aveva negato, a fronte di una interrogazione parlamentare, che Werritty avesse mai fatto parte di una delegazione ufficiale del ministero, non avendone titolo formale. Poi, qualche giorno fa, è spuntata una foto di Fox a Colombo nello Sri Lanka, con sullo sfondo il suo ex-coinquilino e testimone di nozze. Da allora, non c'è stata pace per l'esponente tory, sotto il fuoco dell'opposizione laburista e della stampa britannica, tanto da obbligare il premier David Cameron ad esigere spiegazioni dettagliate entro lunedì.

I VIDEO CHE METTONO IN IMBARAZZO IL MINISTRO INGLESE


Dal momento che Nomfup, il nostro blog, macina quotidianamente tanta comunicazione politica americana e inglese, ci siamo messi a cercare di capire un po' di più di questa storia. Abbiamo visitato qualche sito,fatto un po' di compiti a casa, ma tutto su Google o YouTube, niente trucchi, e alla fine ci siamo imbattuti in un paio di video della tv srilankese che mostravano due occasioni di incontro tra Liam Fox e i suoi collaboratori e il Presidente Mahinda Rajapaksa. Ovviamente, non eravamo sicuri, né abbiamo mai insinuato che il consigliere che si vede in entrambe le clip fosse Werritty: ci siamo limitati a scrivere un post che mettesse in fila un po' di fatti, offrendo alcuni link a quotidiani dello Sri Lanka che, già all'epoca, lo citavano come uno stretto collaboratore del ministro. E abbiamo caricato i due video, uno del 2009 con Fox ancora all'opposizione, e l'altro risalente allo scorso dicembre da ministro. Una volta online, il resto lo hanno fatto i social network, Twitter in testa. Il giornalista del Guardian che sta seguendo, con grande determinazione, tutta la storia si è incuriosito, ci ha contattato, ha fatto le sue verifiche e ha deciso di puntare su questo nuovo materiale video per uno scoop messo online nella tarda serata di sabato.

Domenica mattina, la soddisfazione del link diretto a Nomfup sul sito del Guardian e la citazione in prima pagina, nel pezzo di apertura dell'Observer (il "blogger italiano"). Nel giro di pochi minuti, i filmati degli incontri del ministro sono finiti su tutte le emittenti televisive britanniche, dalla BBC a Channel Four o SKY, rimbalzando in rete su altri quotidiani come il Daily Mail. Dalla mattina hanno cominciato a cercarci giornali come il Telegraph, mentre il caso montava fino a portare il ministro alle pubbliche scuse al premier e al pubblico: è stato "un errore", sono pronto a rispondere alla Camera dei Comuni su tutti gli addebiti. Ma è certo che la spinta dei media non si placherà tanto facilmente. Come dimostra in piccolo questo caso di sponda tra lo Sri Lanka, la Gran Bretagna e l'Italia, grazie alle straordinarie opportunità della Rete. Già, only connect.

Da REPUBBLICA.IT

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